Camerino (MC), 1981. Pittrice e designer di gioielli.
Laureata in filologia Moderna e specializzata in Storia all’università degli studi di Perugia. Negli anni di studio lavora come autrice per la radio universitaria radiophonica.com; subito dopo la specializzazione è curatrice a progetto per la San Paolo editore e responsabile di comunicazione per il Polo Museale dell’Università degli Studi di Camerino. Nel 2013 si avvicina alle arti visive e lascia l’Italia. Dal 2013 al 2019 ad Amsterdam fa gavetta in negozi di design e gallerie d’arte producendo e vendendo gioielli e dipinti. Collabora con artisti senior e scrive d’arte per una webzine; allo stesso tempo porta avanti la propria ricerca artistica all’interno di esperimenti di resistenza urbana, basati su permacultura e interdipendenza sociale. Nel 2016-17, all’interno di una vasta comunità di rifugiati in Atene, organizza e dirige una serie di giochi di pittura collettiva, con lo scopo di rappresentare le memorie condivise e tracciare le relazioni fra trauma e memoria. Nel 2018 è a Palermo durante Manifesta 14, dove inizia il progetto “Soumaila&I”, che partendo dall’uccisione del sindacalista maliano Soumaila Sacko e servendosi di un suo ritratto, indaga la percezione comune intorno ai temi di lavoro, identità e movimento. Nello stesso anno completa ad Utrecht un corso in arte e politica, con un saggio visuale sul problema della rappresentazione. Dal 2019 è curatrice dell’artista caraibico-olandese Nelson Carrilho e inizia il progetto di arte pubblica “I Viaggiatori”, incentrato sulle sue sculture e destinato alla Calabria. L’obiettivo del progetto è l’individuazione dei simboli legati alle diaspore e una loro risignificazione. Nel 2020 si stabilisce in Calabria e a Camini (RC), capofila del progetto, installa “l’arciere”, prima scultura su suolo nazionale di Nelson Carrilho. Nel 2022 a San Ferdinando (RC) installa “l’altra faccia” scultura di Carrilho in memoria di Soumaila Sacko e primo monumento in Italia dedicato ad una vittima di razzismo. Nel 2023 a Camini vince un finanziamento pubblico che le permette di aprire la Galleria Studio d’arte Duçi Contemporanea, dove oltre a produrre, esibire e vendere le proprie opere e quelle di Carrilho, espone artisti nazionali e internazionali.
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